sicurezza sul lavoro in Abruzzo, cala il numero di infortuni e si potenziano i corsi di formazione


La regione Abruzzo registra un calo negli infortuni e nei decessi sul lavoro nel 2024 rispetto all’anno precedente. L’assessore al Lavoro, Tiziana Magnacca, evidenzia il ruolo centrale della prevenzione e degli interventi messi in campo per tutelare i lavoratori. Nel contesto attuale emerge l’intenzione di rafforzare la formazione e intensificare la collaborazione tra enti per migliorare il controllo e la sicurezza nei cantieri e nelle aziende.

dati sul lavoro e flessione degli infortuni in Abruzzo

I primi mesi del 2024 hanno mostrato una diminuzione nel numero di incidenti sul lavoro in Abruzzo. Il report ufficiale indica che gli infortuni e le morti sul lavoro sono calati rispetto al 2023. Questo risultato, benché incoraggiante, non ferma l’attenzione della Regione verso un obiettivo ancor più ampio: garantire sicurezza costante nel tempo.

L’assessore Magnacca sottolinea che dietro a questi numeri c’è una strategia che punta anche a sensibilizzare aziende e lavoratori, elemento chiave per evitare danni e problemi legati all’attività lavorativa. Ogni mese vengono monitorate situazioni e segnalazioni che riguardano i diversi settori produttivi. L’impegno riguarda poi campi quali agricoltura, edilizia, industria e servizi, zone dove si registra la maggior parte degli incidenti.

Nonostante il miglioramento, la Regione non abbassa la guardia. Anzi, si punta a coinvolgere tutte le parti sociali, in particolare sindacati e associazioni di categoria, che collaborano spesso per attuare misure di tutela reali e tempestive. Il legame con questi organismi ha facilitato interventi mirati su specifiche criticità.

Formazione finanziata per migliorare la sicurezza

Nel 2024 l’ente pubblico ha stanziato un milione di euro per corsi destinati a rafforzare le competenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un’iniziativa che integra la formazione obbligatoria prevista dalle leggi vigenti, come la legge 81 del 2008. Fondamentale è il fatto che questa offerta formativa possa coprire nuovi aspetti, più specialistici, utili a prevenire incidenti.

I percorsi saranno gestiti da enti di formazione con esperti del settore prevenzione. La gamma di corsi abbraccia temi come la gestione dei rischi, le misure di protezione individuale, e l’organizzazione interna del lavoro in sicurezza. Le imprese potranno candidarsi per usufruire dei fondi fino al 15 maggio, termine fissato per la presentazione delle domande.

Questa scelta mira a offrire strumenti concreti a chi opera nei contesti a rischio, cioè dai cantieri delle costruzioni agli stabilimenti industriali. Il vantaggio maggiore è proprio la possibilità di finanziare interventi formativi senza gravare maggiormente sulle aziende e mantenere alta l’attenzione dei lavoratori nel tema della prevenzione.

Coordinamento istituzionale per rafforzare i controlli

Mentre la Regione ha competenze limitate nella verifica diretta delle condizioni lavorative, punta a creare collaborazioni con enti che hanno questo ruolo, come l’Inail, le Asl e il Ministero del Lavoro. L’idea è lavorare insieme per aumentare i controlli sul campo, alla ricerca di rischi e criticità eventuali.

Tra le iniziative in corso, è vicino alla firma un protocollo con le prefetture regionali che mira a inserire nel programma GOL i lavoratori migranti. Questa categoria è spesso vulnerabile e maggiormente esposta agli incidenti sul lavoro. Il progetto cerca di offrire a questi lavoratori percorsi regolari, formando nuove competenze e, al tempo stesso, contrastando il lavoro nero.

In questo modo verranno tracciati percorsi di inserimento che favoriscono sicurezza e tutela, in luoghi di lavoro riconosciuti e regolari. La regione Abruzzo intende così ridurre infortuni e morti, anche intervenendo sul versante delle condizioni di lavoro meno controllate, specialmente per chi arriva da situazioni marginali o irregolari.

Misure per un sistema di sicurezza più attento

Queste misure rappresentano una risposta concreta a una problematica ancora molto presente, che coinvolge diversi settori produttivi e classi di lavoratori. La sinergia tra enti, sindacati e associazioni mira a costruire un sistema più attento e più rapido nell’identificare rischi prima che si trasformino in incidenti. “La collaborazione e la formazione sono le due gambe su cui si regge la nostra strategia di sicurezza,” afferma Magnacca.





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