Parla Roberto Capobianco: “Sicurezza sul lavoro la nostra priorità. Con gli ulteriori fondi Inail il governo sostenga le piccole e medie imprese”


Politica

di Laura Tecce





Una premier determinata a mettere al centro dell’azione di governo il lavoro, sia in termini di agevolazioni fiscali che di sicurezza e prevenzione. Con l’obiettivo di rafforzare controlli e responsabilità. E con la volontà di ascoltare le proposte di sindacati, con i quali si è confrontata ieri, e le associazioni di categoria. “La nostra proposta quella di far sì che le risorse stanziate arrivino alle aziende per poter finanziare e contribuire alle spese relative a tutti quei costi che oggi hanno già un obbligo normativo”, così Roberto Capobianco, imprenditore e presidente nazionale di Conflavoro PMI che rappresenta circa 90.000 imprese sul territorio. “Quando parliamo di aziende parliamo soprattutto di aiutare i lavoratori a svolgere le proprie mansioni in sicurezza al 100%, siamo ben lieti di constatare come questo esecutivo sia davvero impegnato da tempo su queste tematiche attraverso la convocazione periodica di tavoli tecnici presso il ministero del Lavoro ai quali Conflavoro ha sempre partecipato. Con la ministra Elvira Calderone, con la quale abbiamo un’interlocuzione continua, abbiamo ad esempio affrontato il tema degli accordi di Stato-Regione per la formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro: la conferenza permanente ha partorito un Testo Unico nel quale sono già state inserite nuove misure importanti rispetto a quelle previste dagli accordi precedenti fino agli accordi precedenti e penso in particolare alle norme di contrasto agli attestati falsi rilasciati senza aver fatto realmente neanche un’ora di formazione”.

La premier Meloni ieri ha tenuto a sottolineare che al di là dei fondi stanziati sarà necessario unire gli sforzi proprio in questa direzione: per rafforzare una solida cultura della sicurezza…
“Esatto, e sicuramente il fatto che il nuovo accordo Stato-Regioni del 17 aprile scorso abbia fatto chiarezza definendo i criteri di accreditamento per i soggetti formatori, stabilendo ad esempio la necessità di dimostrare esperienza e competenze in materia specifiche, è un grande passo in avanti. Ripeto, la formazione deve essere reale e fatta da soggetti ben identificabili – da qui la necessità di un albo – e con requisiti definiti. Finora non sempre è stato così e questa è una piaga che anche ieri il presidente Meloni ha voluto attenzionare”.

Il governo, come annunciato dalla stessa premier il 1 maggio, ha reperito con Inail altri 650 milioni per un ammontare totale di 1 miliardo e 200 milioni, da destinare a interventi concreti a tutela di lavoratori e imprese. Come potrebbero essere impiegati?
“Conflavoro proporrà che i fondi stanziati vengano utilizzati per tutti quegli adempimenti in tema di tutela dei lavoratori che le aziende devono fare nel rispetto delle norme ma spesso, soprattutto le piccole imprese, non hanno la possibilità economica per farlo: finanziare corsi di formazione non obbligatori non aiuta il sistema produttivo e non aiuta il Paese. Non servono misure aggiuntive che aumentano i costi, non servono ulteriori ore di formazione, occorre far bene e semmai potenziare quelle che già ci sono. Il miliardo e 200 milioni previsti dovrebbero essere, a nostro avviso, utilizzati per coprire i costi che le aziende già oggi stanno sostenendo. Noi abbiamo inoltre proposto di aiutare le PMI attraverso l’introduzione di un credito d’imposta anche in misura del 50% dei costi che le piccole e medie imprese sostengono per poter rispettare le norme del Testo Unico sulla sicurezza”.

Si è parlato anche di potenziare il meccanismo del cosiddetto bonus-malus…
“Sostanzialmente le imprese virtuose che ottemperano alle norme possono chiedere all’Inail di pagare una percentuale inferiore la polizza assicurativa dell’Inail stresso. Il fatto che il meccanismo possa essere ulteriormente incentivato e migliorato è sicuramente un’iniziativa positiva come lo è potenziare l’attenzione sulle attività lavorative più a rischio come edilizia, trasporti e agricoltura”.


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