Decreto Bollette 2025: misure straordinarie per famiglie e imprese contro il caro energia


Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il 29 aprile 2025, la legge di conversione del Decreto Bollette 2025 è entrata in vigore il 30 aprile, introducendo una serie di interventi fiscali mirati a sostenere famiglie e imprese nell’affrontare i costi legati alle forniture di energia elettrica e gas naturale.

Il provvedimento, valido per il biennio 2025-2026, prevede uno stanziamento complessivo di circa 3 miliardi di euro, suddivisi tra 1,6 miliardi destinati alle famiglie e 1,4 miliardi a beneficio delle imprese.

Sostegno alle famiglie

Per il secondo trimestre del 2025, è previsto un contributo straordinario una tantum di 200 euro per le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro. Questo bonus si aggiunge alle agevolazioni già esistenti per i nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro, estendendo il sostegno a una fascia più ampia della popolazione. Le risorse per finanziare questa misura provengono dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, evitando così un aumento del deficit pubblico.  

Agevolazioni per le imprese

Le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, beneficeranno di una serie di misure volte a ridurre l’onere delle bollette energetiche. Tra queste, l’azzeramento per sei mesi della componente ASOS degli oneri di sistema per i clienti non domestici con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, con un impatto positivo stimato intorno al 20% sulla riduzione delle bollette.

Inoltre, sono stati destinati 600 milioni di euro al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, finanziato tramite le aste delle quote di emissione di CO₂ del 2024, e ulteriori 600 milioni di euro per bonus e incentivi sulle bollette di energia elettrica e gas per le PMI.

Trasparenza e tutela dei consumatori.

Il decreto introduce anche misure per aumentare la trasparenza delle offerte di energia elettrica e gas nel mercato libero. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) sarà responsabile della definizione di documenti standardizzati per facilitare la comparabilità delle tariffe. In caso di mancata conformità, sono previste sanzioni amministrative fino a 155 milioni di euro.

Inoltre, il decreto proroga di due anni, fino al 2027, il regime di maggior tutela per i clienti vulnerabili, consentendo loro di continuare a beneficiare delle condizioni tariffarie regolamentate. Questa misura offre una protezione aggiuntiva a chi potrebbe essere maggiormente esposto alle fluttuazioni del mercato libero dell’energia.



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