Luca Gastaldi al Rotary Crema


Il futuro digitale della pubblica amministrazione italiana. Gli ospiti della conviviale del Rotary Club Crema sono stati accompagnati da Luca Gastaldi, ospite su invito del presidente Antonio Grassi, in un affascinante viaggio di analisi e sviluppo delle potenzialità del mondo digitale e dell’innovazione tecnologica. Già referente della segreteria tecnica per l’attuazione del Pnrr presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Gastaldi è professore associato al Politecnico di Milano e dirige numerosi osservatori di ricerca, tra cui l’Osservatorio agenda digitale, quello sull’identità digitale, lo Smart city e il Center for digital envisioning.

 

Disparità tra i comuni

La perdita di posizioni nella classifica della Digital decade – la strategia europea che si concluderà nel 2030 – consente comunque all’Italia di guardare al futuro con discreta tranquillità. La digitalizzazione delle imprese nel nostro Paese supera lievemente la media europea. Vanno monitorate e superate le grandi disparità esistenti tra le amministrazioni comunali, con situazioni fortemente eterogenee sul territorio nazionale. Siamo però lontani da modelli come l’Estonia, dove perfino il divorzio si può ottenere online. Abbiamo seminato molto, ma il raccolto deve ancora maturare. Eppure, la direzione intrapresa appare corretta.

 

Valori inclusivi e sostenibili

La Commissione europea spinge con forza verso una digitalizzazione fondata su valori inclusivi e sostenibili, incentrati sulla persona. L’obiettivo dichiarato è l’utilizzo delle tecnologie per cercare di ridurre le disuguaglianze e rafforzare cittadini e imprese. Gastaldi ha sottolineato un aspetto fondante: un alto livello di digitalizzazione si associa a una minore disuguaglianza economica, ma una trasformazione gestita male o non completamente compiuta porterà ad implementare le disparità. L’Europa nel suo complesso mostra un leggero rallentamento sul fronte del digitale, anche se i dati evidenziano una leggera riduzione dei divari interni tra i Paesi membri. Le differenze restano marcate: per le infrastrutture digitali, la Spagna è al vertice, il Belgio in coda.

 

Dalla semina al raccolto

Nella digitalizzazione delle imprese primeggia la Finlandia, mentre la Romania è il fanalino di coda della categoria. Quanto a competenze digitali, è sempre in testa la Finlandia, con la Romania all’ultimo posto. Nei servizi pubblici digitali brilla l’Estonia, mentre la Romania chiude nuovamente la classifica. Per passare dalla semina al raccolto, Gastaldi ha indicato alcune azioni chiave: continuare a investire, migliorare l’uso delle piattaforme nella PA, potenziare l’intelligenza artificiale, collaborare con le aziende, ma soprattutto rafforzare il capitale umano, aumentando il personale qualificato e le competenze digitali. A conclusione della serata, ha offerto a tutti i partecipanti un accesso gratuito di tre mesi ai contenuti degli Osservatori digital innovation, preziosa opportunità per approfondire ulteriormente i temi trattati.



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