Confindustria-Intesa Sanpaolo, in regione 4,5 miliardi per le imprese


Il nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo in Friuli Venezia Giulia vale 4,5 miliardi di euro. I fondi saranno utilizzati per supportare le aziende della regione, rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e adeguarsi alla transizione 5.0 e per l’intelligenza artificiale. I fondi complessivi in Italia sono di 200 miliardi fino al 2028 e integrano le risorse già stanziate dalla banca per il Pnrr.

La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria, iniziata nel 2009, ha già compiuto quindici anni e ha visto succedersi, nel tempo, finanziamenti per 450 miliardi di euro. Nel corso del pomeriggio di ieri, nella sede di Confindustria Udine, sono state presentate le misure atte a favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.

Gli investimenti

Le novità presentate riguardano investimenti in nuovi modelli produttivi ad alto potenziale, con particolare attenzione ad aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita; l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il piano Transizione 5.0 dei processi ad alto contenuto tecnologico e dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico tra fonti energetiche sostenibili; un impatto in ricerca e innovazione che favorisca la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico e il piano per l’abitare sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

Valduga (Confindustria): “Punti fissi di riferimento per continuare a crescere”

Queste le parole di Chiara Valduga, vicepresidente vicaria di Confindustria Udine con delega a Credito e finanza: “Investimenti, credito e innovazione ritengo siano per le imprese i fattori determinanti per affrontare le sfide della competitività. Nell’attuale contesto di scarsa visibilità e grandi trasformazioni, le nostre aziende sono impegnate in uno sforzo straordinario per trovare punti fissi di riferimento su cui contare per continuare a crescere. Sapere di potersi affidare a un sistema bancario che ha deciso di sostenere concretamente le imprese in questo percorso è quindi molto importante, ma altrettanto significativo sarà il coinvolgimento attivo delle imprese nei tavoli territoriali di dialogo banca-impresa: un modo molto operativo per confrontarci sulle specifiche esigenze, sulle sfide e sulle opportunità”.



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