Il progetto prevede uno spazio con servizi condivisi, sinergie tra aziende e sostegno alla formazione. L’ipotesi è arrivata al termine degli incontri tra Provincia, Regione, organizzazioni sindacali e gruppo Carrier Morbegno
Un polo multifunzionale a servizio del sistema imprenditoriale, con un’attenzione particolare alle start-up e alla formazione. Prende corpo il progetto di rivitalizzazione dell’area produttiva ex Riello di Morbegno dismessa dall’agosto dello scorso anno dopo la decisione della multinazionale Carrier corporation, dal 2020 subentrata nella proprietà, di spostare le lavorazioni nelle sedi di Legnago e Volpago, in Veneto. L’ipotesi di “fertilizzazione” dell’area, come la definisce palazzo Muzio, condizionata all’acquisizione da parte dell’ente provinciale, arriva al termine di numerosi incontri e confronti tra la Provincia di Sondrio, la Regione Lombardia, le organizzazioni sindacali e il gruppo Carrier.
Il progetto mira a costituire e costruire uno spazio che non sia soltanto produttivo, ma anche inclusivo, fondato su servizi condivisi, sinergie tra aziende, sostegno alla formazione professionale e dialogo tra pubblico e privato. Un luogo, dunque, in grado di rispondere ai bisogni del comparto industriale e, allo stesso tempo, di generare valore per la comunità con servizi comuni utili a migliorare la qualità del lavoro quotidiano e la realizzazione di un polo formativo capace di rispondere al fabbisogno di competenze espresso dalle imprese.
«Questo progetto era già nelle intenzioni della Provincia da un paio di anni ed è maturato anche attraverso la condivisione con le amministrazioni locali coinvolte – dice il presidente della Provincia Davide Menegola che è anche sindaco di Talamona -, tanto da promuovere una scheda progettuale nel programma dell’Area interna della Comunità montana di Morbegno. Le nuove circostanze venutesi a creare possono consentire lo sviluppo di questa iniziativa senza dover occupare nuovo territorio, ma valorizzando un patrimonio già presente. La Provincia, in accordo con la Regione, dunque, si è assunta la responsabilità di immaginare un futuro possibile per quest’area strategica. Grazie al dialogo costante con i sindacati, la proprietà e i Comuni di Morbegno e Talamona, stiamo costruendo le basi per un nuovo modello di rigenerazione territoriale. Un progetto che potrebbe unire sviluppo economico, coesione sociale e visione di lungo periodo».
«Siamo soddisfatti di partecipare al tavolo di confronto – sottolinea Mario Cao, amministratore delegato di Riello -. Il percorso di dialogo trasparente e costruttivo intrapreso può creare un’opportunità di sviluppo e di valorizzazione del territorio. La riconversione dell’area produttiva a Morbegno in un polo dedicato alla formazione e ai servizi per le attività locali può rappresentare infatti una soluzione lungimirante e di valore, in linea con l’impegno condiviso a generare un’impronta positiva e duratura nella comunità».
Dello stesso avviso il sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero, impegnato su questa partita fin dal suo insediamento. «L’ipotesi di accordo per l’acquisizione dell’area e degli immobili che un tempo ospitavano la Riello, promossa e guidata dalla Provincia, rappresenta un risultato importante per tutto il territorio – dice -. Un’iniziativa che sosteniamo con convinzione, avendo partecipato attivamente anche agli incontri preparatori. Questa proposta costituisce una straordinaria opportunità poiché potrà avviare un processo di trasformazione del comprensorio industriale in un polo innovativo al servizio del sistema imprenditoriale, con particolare riguardo al sostegno delle startup e alla formazione, favorendo un più efficace incontro tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dai lavoratori. Come amministrazione comunale, crediamo fortemente in questo percorso e siamo pronti a fare la nostra parte per contribuire alla sua piena realizzazione»
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