Nel corso del 2024 l’economia toscana è cresciuta debolmente; in base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia l’aumento del prodotto sarebbe stato pari allo 0,6 per cento, a fronte dello 0,7 in Italia. Numeri dunque modesti, ai quali si è in parte sottratta la provincia di Lucca che si segnala per la vitalità nel settore del credito. A livello regionale, la crescita del prodotto è stata condizionata dal mancato apporto del settore manifatturiero, penalizzato dalla crisi del sistema della moda, il maggior comparto di specializzazione produttiva regionale, il cui calo non è stato del tutto compensato dal buon andamento di altri comparti, principalmente farmaceutica e gioielleria, trainati della domanda estera.
L’attività dei servizi è aumentata in misura contenuta; il turismo è risultato in crescita solo nelle presenze straniere. Le costruzioni hanno mostrato una dinamica positiva grazie alla componente pubblica, alimentata anche dai progetti del PNRR. Nonostante la debole congiuntura, la redditività si è mantenuta su livelli positivi per un’ampia quota di imprese e la liquidità è rimasta elevata nel confronto storico. Sono aumentati gli occupati ma, in corrispondenza della difficoltà di alcuni comparti manifatturieri, è cresciuto pure l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Le retribuzioni hanno accelerato, per effetto dei rinnovi contrattuali, anche se la dinamica sarebbe inferiore a quella del Paese; la crescita dei redditi e il significativo calo dell’inflazione hanno favorito un modesto aumento dei consumi.
La flessione dei prestiti ha interessato tutte le province toscane ad eccezione proprio di Lucca, dove la dinamica del credito è stata sostenuta da alcune operazioni di elevato ammontare realizzate da un numero limitato di imprese; il calo è stato più intenso in quelle di Siena, Livorno e Prato. I prestiti sono cresciti del 6,1% (unica provincia con il segno positivo), i depositi del 2,7% (e anche in questo caso è il migliore risultato regionale), i titoli a custodia del 13,9%.
Infine, il rapporto della Banca d’Italia prende in esame le presenze turistiche: la Piana di Lucca ha registrato una contrazione di quelle degli italiani se si compara il 2023 con il 2024 (-8,5%), mentre crescono gli stranieri (+5,3%) con il totale che cresce dello 0,1. Se però si osservano le variazioni tra il 2019 e il 2024, la crescita è davvero importante e si assesta al +7.4% con gli stranieri che aumentano del 16,6% e gli italiani che calano del 6,4%.
Capitolo “Start Up“ innovative: in provincia di Lucca nello scorso anno sono state 139 le nuove aziende con contenuto fortemente innovativo, un numero superato solo da Firenze e Pisa, a conferma della vitalità del nostro tessuto imprenditoriale.
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