Frosinone, Mobilità in deroga. L’appello della Cisl: «Ora i pagamenti»


Poco più di un mese fa era stato firmato in Regione Lazio l’accordo quadro per la gestione delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa di Frosinone e Rieti. Ieri è arrivata la pubblicazione della determina. Questo significa che per i circa 775 lavoratori in mobilità, di cui solo 600 della Ciociaria, c’è una prima risposta. Adesso però si apre un’altra fase, ossia quella che riguarda l’avvio dell’iter per il pagamento vero e proprio per i lavoratori in mobilità in deroga delle aree di crisi complesse. «Accogliamo con soddisfazione il fatto che a un mese di distanza tra l’accordo è arrivata la determina – afferma Antonella Valeriani, segretario generale della Cisl di Frosinone – Sollecitiamo però il pagamento da parte dell’Inps soprattutto perché stiamo parlando di persone che sono senza reddito da gennaio». Lavoratori che a causa delle crisi industriali, che hanno colpito i due distretti, si trovano attualmente senza occupazione e in attesa di un sostegno economico.

«È importante quindi – aggiunge Antonella Valeriani – che l’Inps proceda nel minor tempo possibile al pagamento. È necessario quindi garantire un sostegno economico per un momento così complesso. Chiaramente questo può essere solo un sostegno momentaneo. L’auspicio da parte nostra è che queste persone possano essere coinvolte in un percorso di politiche attive per la ricollocazione, il percorso che può dare dignità alle persone è il lavoro».

L’accordo quadro
L’accordo era stato firmato a maggio tra l’assessore al lavoro, scuola e formazione della Regione Lazio Giuseppe Schiboni e le organizzazioni sindacali. E riguardava la gestione delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa di Frosinone e Rieti. L’intesa era stata sottoscritta dalla Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cisal, Confsal, Unindustria, Federlazio, Legacoop, Confcooperative, Agci, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato imprese, Casartigiani, Coldiretti, Confprofessioni, Cna, Confetra, Federlaberghi, Confapi, Cdo, Abi e avrà efficacia per tutto il 2025. L’assegnazione per il 2025 è di circa 8.000.000 a cui si aggiungeranno i residui. Le somme saranno così ripartite: 2.150.000 alla Cigs e 15.550.000 alla mobilità in deroga. Ma facciamo un passo indietro. Prima della firma dell’accordo c’era stato un primo incontro ad aprile dopo che il governo aveva previsto uno stanziamento complessivo di 70 milioni di euro nella legge finanziaria per supportare le aree di crisi complessa a livello nazionale. Per il Lazio, il fabbisogno stimato ammontava a 18,5 milioni di euro, di cui 2 milioni destinati alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) e 16 milioni circa per la mobilità in deroga. Per il 2025, l’assegnazione specifica per la regione è di circa 8 milioni di euro, cui si aggiungeranno i residui degli anni precedenti, pari a 28 milioni di euro. Oltre al sostegno economico, nel corso della riunione era emersa la volontà di rilanciare le politiche attive del lavoro. Durante l’incontro la Cisl aveva chiesto l’apertura di un tavolo specifico su questo tema, con l’obiettivo di favorire il reinserimento occupazionale dei lavoratori. Un tema che il sindacato rilancia anche oggi dopo la pubblicazione delle determine.



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