MEDIO ORIENTE, guerra. Attacco iraniano alle basi Usa: colpita al Udeid in Qatar


23 giugno 2025 – La notizia ha trovato notevole risalto nei media della Repubblica Islamica, che, pur non rivendicando direttamente gli attacchi compiuti in Iraq contro le strutture militari statunitensi, inducendo a ritenere una responsabilità delle locali milizie sciite (sue proxi), ha però annunciato ufficialmente di avere attaccato le forze americane di stanza presso la base aerea di Al Udeid, nell’Emirato del Qatar.

MISSILI IRANIANI COLPISCONO IL QATAR

Si è trattato di una rappresaglia per il bombardamento americano che aveva subito sui suoi siti dove era in corso di sviluppo il programma nucleare militare. A seguito dell’attacco al territorio del Qatar, il Bahrein, Stato del Golfo Persico che ospita il quartier generale della V Flotta degli Stati Uniti d’America (US Navy), ha temporaneamente sospeso i voli nel proprio spazio aereo, analogamente a quanto avevano fatto le autorità di Doha poco prima che l’Emirato degli al-Thani venisse colpito. Oltre al quartier generale avanzato di US Centcom, Al Udeid ospita anche il Combined Air Operations Center (CAOC), che fornisce il comando e il controllo del dispositivo di proiezione della forza aerea nell’intera regione, oltreché il 379th Air Expeditionary Wing, il maggiore stormo inviato all’estero da Washington.

IMPORTANZA DELLA BASE USA DI AL-UDEID

Doha ha condannato l’attacco ad Al Udeid e ha dichiarato di avere intercettato con successo i missili iraniani, che non avrebbero dunque provocato vittime. In una propria nota ufficiale, il Ministero degli Esteri di Doha ha definito l’attacco delle Guardie Rivoluzionarie dell’Iran come «una flagrante violazione della sovranità del Qatar, del suo spazio aereo e del diritto internazionale». Teheran avrebbe lanciato contro la base statunitense nel Golfo dei missili a corto e a medio raggio.

ATTACCHI ANCHE IN IRAQ ALLA BASE DI AIN AL-ASSAD

Al riguardo, i portavoce della teocrazia hanno reso noto che nell’attacco sarebbero stati impiegati un numero di sistemi d’arma di pari numero a quello delle armi americane utilizzate in precedenza per colpire i siti del programma nucleare, aspetto comunicativo che avrebbe indotto alcuni analisti a percepire nella leadership di Teheran un probabile desiderio di de-escalation. Nel pomeriggio di oggi è stata attaccata anche la base militare di Ain al-Assad, che ospita le truppe statunitensi rischierate nell’Iraq occidentale. Al momento sono all’incirca 40.000 i militari statunitensi presenti nella regione mediorientale.



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