Ristrutturazioni pagate? Le nuove agevolazioni sorprendono tutti, Giorgia Meloni ha voluto fare un enorme regalo agli italiani.
In un momento in cui la casa torna al centro degli investimenti degli italiani, le novità introdotte sul fronte fiscale stanno sollevando non poca curiosità. Tra chi cerca di rimettere a nuovo la propria abitazione e chi punta a migliorarne l’efficienza energetica, una domanda si fa insistente: il governo copre davvero parte dei costi?
Sui social si moltiplicano i commenti e le condivisioni, soprattutto in merito a una misura che sembrerebbe promettere rimborsi consistenti per chi decide di ristrutturare. In molti parlano di fondi concessi “senza requisiti” o di soldi “a fondo perduto”, facendo emergere un clima di attesa e di speranza, soprattutto in chi ha già pianificato interventi per la propria abitazione.
Il cuore della questione ruota attorno alla nuova Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 19 giugno 2025, che ha fornito chiarimenti tanto attesi in materia di bonus edilizi. Questo aggiornamento normativo ha dato il via a una vera e propria corsa all’informazione, perché il contenuto delle agevolazioni è stato ridefinito rispetto agli anni precedenti.
Sebbene il Superbonus 110% sia ormai un ricordo, il governo ha confermato una serie di misure ancora attive. Tra queste, alcune stanno generando particolare interesse perché, in certi casi, sembrano azzerare del tutto l’onere economico per i cittadini.
Cosa troverai in questo articolo:
Le nuove regole sui Bonus Casa 2025
La Legge di Bilancio 2025 e la recente circolare fiscale hanno ufficializzato che il Bonus Ristrutturazioni resta valido anche quest’anno con una detrazione IRPEF del 50% fino a un massimo di 96.000 euro, purché l’immobile sia adibito ad abitazione principale e il contribuente abbia . Chi possiede seconde case o immobili diversi, invece, potrà usufruire solo di un rimborso al 36%.
L’Ecobonus, altro strumento rilevante, è stato riformato per adeguarsi alle nuove direttive europee: non si potrà più richiedere l’incentivo per la sostituzione di impianti a combustibili fossili. Per ottenere l’agevolazione, è necessaria anche una dichiarazione di conformità dell’impianto installato. La documentazione, come ribadisce la Circolare, deve essere precisa: bonifico parlante, fatture conservate, invio dati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Esenzione anziani e bonus fino a 48.000 euro
La parte più discussa riguarda l’accesso semplificato ad alcune misure per specifiche categorie di cittadini, in particolare gli anziani con redditi modesti. Come chiarisce il portale Brocardi, chi supera i 65 anni e possiede i requisiti di base può ottenere un contributo a fondo perduto fino a 48.000 euro per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, senza necessità di presentare ulteriori requisiti patrimoniali.
Questo incentivo, previsto all’interno del Bonus Barriere Architettoniche, è rivolto a chi esegue lavori che rendano l’abitazione più accessibile e sicura. Si tratta, quindi, di un aiuto diretto e tangibile che, in molti casi, copre l’intero costo degli interventi, offrendo una reale opportunità a chi vive con difficoltà motorie o ha esigenze specifiche legate all’età.
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