Pensioni, la Commissione Europea vuole prelevare soldi dai tuoi risparmi per finanziarsi: ecco come funziona e novit�


L’Unione Europea è pronta a intervenire sui risparmi privati, trasformando la liquidità dei cittadini, soprattutto dei pensionati, in capitale per lo sviluppo economico. L’obiettivo è trasferire miliardi di euro attualmente fermi su conti bancari a basso rendimento verso settori chiave dell’economia, tra cui energia pulita, innovazione tecnologica, difesa comune.
Al centro della strategia, l’iniziativa europea denominata Savings and investments union (SIU): trattasi di un progetto che mira a rafforzare il mercato interno, stimolare la crescita delle imprese e favorire la sostenibilità dei sistemi pensionistici integrativi. Il risparmio accumulato dagli anziani, che rappresentano una larga fetta della ricchezza finanziaria europea, è individuato come una risorsa centrale per sostenere la transizione ecologica e digitale del continente.

Il potenziale nascosto dei conti correnti
Secondo i dati più recenti, i cittadini dell’Unione risparmiano in media circa il 15% del reddito disponibile, accumulando un patrimonio finanziario che, alla fine del 2023, ha superato i 34,500 miliardi di euro. Di questi, oltre 11.500 miliardi giacciono in forma di contanti o depositi con tassi poco remunerativi.
La Banca Centrale Europea ha, dunque, stimato che circa 8.000 miliardi potrebbero essere destinati a strumenti finanziari produttivi. I settori prioritari includono la transizione verde, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il rafforzamento dell’industria della difesa e del comparto aerospaziale. Si tratta di settori che richiederanno, da qui al 2030, una spesa di circa 800 miliardi di euro l’anno per sostenere i nuovi investimenti.

Fondi pensione
Tra gli strumenti di investimento, individuati da Bruxelles per utilizzare al meglio i risparmi dei cittadini comunitari, spiccano i fondi pensionistici privati. Attraverso il rafforzamento della previdenza integrativa, l’UE intende non solo assicurare una vecchiaia più serena per milioni di cittadini, ma anche creare un flusso costante di capitale a lungo termine per finanziare le imprese europee.
Investire in fondi pensione, dunque, offre un doppio vantaggio: da un lato, una maggiore solidità finanziaria per i singoli risparmiatori; dall’altro, un contributo concreto alla crescita dell’economia europea. È questa la visione della Commissaria Maria Luís Albuquerque, responsabile del dossier, che definisce il meccanismo come “un circolo virtuoso a vantaggio sia dei cittadini che delle aziende”.

Il ruolo dell’educazione finanziaria
Per rendere efficace questo ambizioso progetto è necessario, però, un cambiamento culturale. In molti Stati membri, la cultura del risparmio è ancora legata a forme tradizionali e poco propense al rischio. È dunque imperativo educare i cittadini alla gestione consapevole delle proprie risorse finanziarie, senza trascurarne la sicurezza.
La Commissione europea punta a diffondere competenze finanziarie di base e promuovere strumenti trasparenti, accessibili e fiscalmente vantaggiosi. L’obiettivo è garantire a ogni cittadino, anche al piccolo risparmiatore, l’opportunità di contribuire alla crescita dell’Unione senza compromettere la propria stabilità economica.

Un quadro normativo comune
Per rendere il mercato europeo più equo e competitivo, la Commissione propone di armonizzare le regole fiscali e finanziarie a livello sovranazionale, promuovendo un sistema omogeneo di incentivi e controlli. In particolare, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) dovrà avere maggiori competenze, al fine di rafforzare la fiducia degli investitori. Allo stesso tempo, uno sforzo è richiesto anche nei confronti di tutti gli Stati membri, chiamati a contribuire con interventi normativi efficaci per facilitare l’accesso agli strumenti di investimento e semplificare i meccanismi di partecipazione.
I cittadini europei sono invitati a esprimere la propria opinione sul progetto attraverso la consultazione pubblica indetta dalla Commissione europea. C’è tempo fino all’8 luglio per inviare suggerimenti, porre domande e contribuire a costruire un’Europa più solida e inclusiva dal punto di vista finanziario.





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