Differito al 31 dicembre 2025 l’obbligo di comunicare il domicilio digitale/indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) al Registro delle Imprese, già previsto per le società e le imprese individuali ed esteso, con la Legge di Bilancio 2025, anche agli amministratori di imprese costituite in forma societaria. La decisione annulla quindi la scadenza del 30 giugno come riporta la nuova circolare del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La decisione di traslare il termine di adempimento di tale obbligo è stata assunta a seguito di talune criticità e segnalazioni emerse sul territorio ed esposte dal mondo professionale e imprenditoriale e in conseguenza di prassi camerali difformi.
La nuova comunicazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che consentirà una più ordinata attuazione dell’obbligo normativ
In alternativa, gli amministratori potranno indicare anche il domicilio digitale (PEC) della società per la ricezione di tutte le notifiche. Questa possibilità rappresenta una soluzione aggiuntiva.
Tuttavia, ci preme sottolineare che, trattandosi di indirizzi PEC destinati a ricevere anche atti o comunicazioni di natura strettamente personale, l’utilizzo della PEC della società potrebbe comportare implicazioni in termini di riservatezza e privacy. Pertanto, invitiamo ciascun amministratore a valutare attentamente questa opzione, in relazione alla propria esigenza di tutela della sfera privata.
A titolo di esempio e senz’alcun tipo di legame commerciale, mettiamo a disposizione un video tutorial e una guida in Pdf per aprire una PEC con uno dei principali operatori preso a mero titolo di esempio (ARUBA).
Ci risulta anche che presso i negozi Buffetti sia possibile attivare una casella PEC con l’ausilio del negoziante.
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