Dalla pubblicità tradizionale agli scontrini premianti: l’app italiana introduce una logica di rewarding già affermata negli Stati Uniti. Le aziende pagano solo a fronte di risultati reali, i consumatori guadagnano premi, voucher e buoni. Una soluzione vincente per tutti.
In un mercato in cui le aziende investono oltre 10 miliardi di euro all’anno in pubblicità che, nella maggior parte dei casi, vengono ignorate dal pubblico, Urkah – la prima app gratuita di rewarding in Italia dedicata ai beni di largo consumo – introduce una novità che potrebbe cambiare radicalmente il modo di comunicare delle aziende con i propri clienti: trasformare ogni acquisto in un canale di comunicazione efficace e misurabile. Non più spot da mandare avanti o banner da chiudere dopo pochi secondi, ma un sistema che premia i consumatori e permette alle aziende di pagare solo per le visualizzazioni certe e certificate.
“Dopo anni alla guida di aziende della GDO che hanno sempre avuto a disposizione budget importanti da investire in campagne di comunicazione – racconta Fausto Ortolani, founder e CEO di Urkah – mi sono chiesto se esistesse un modo più equo ed efficace di entrare in contatto con i consumatori. Non c’era, purtroppo e, proprio per questo motivo, ho creato, partendo dalla mia esperienza sul campo, l’app Urkah, non un semplice strumento pubblicitario, ma un vero media, all’interno del quale i brand incontrano le persone e le coinvolgono attraverso giochi, danno loro delle informazioni e le incentivano attraverso premi, voucher e cashback”.
Urkah è una piattaforma multi-brand a logica rewarding che connette grandi marchi e persone in modo innovativo, con un modello vincente per tutti: i consumatori accumulano punti semplicemente caricando gli scontrini d’acquisto di alcuni prodotti selezionati e scelti dalle aziende e possono convertirli in buoni spesa, gift card o premi. Le aziende, invece, sostengono il costo soltanto in caso di reale conversione. Un sistema pay-per-result orientato alla performance, in grado di unire – all’interno di un unico canale – tre elementi fondamentali: fidelizzazione delle persone, promozioni e raccolta dati.
A pochi mesi dal suo lancio, Urkah ha già raccolto risultati promettenti: oltre 15.500 utenti registrati, più di 55.000 scontrini processati e decine di brand già a bordo tra cui Red Bull, Wudy, Rigoni di Asiago, AIA, Polenta Valsugana, Cavit, Galbusera e Fiordifrutta. Numeri in crescita costante, che confermano l’interesse del mercato per una formula capace di portare valore concreto al consumatore e dati strategici ai brand.
Una novità in Italia, una consuetudine oltre-oceano. Negli Stati Uniti, Fetch – che adotta un modello simile basato sull’upload degli scontrini – ha raggiunto oltre 12 milioni di utenti attivi mensili ed ha generato più di 270 miliardi di punti nel solo 2024. Urkah ha fatto un passo ulteriore, unendo le esigenze dei brand del largo consumo di creare relazioni di valore con i propri clienti e la volontà delle persone di essere premiate per il loro tempo e i loro acquisti.
Oltre lo scontrino: il gioco per comunicare. Oltre agli scontrini, Urkah offre alle aziende strumenti di gamification personalizzata (info-game, quiz, giochi a tema) per stimolare l’engagement, migliorare le attività di comunicazione e favorire il dialogo con i consumatori che, divertendosi, riescono ad apprendere informazioni utili.
“Urkah – conclude Fausto Ortolani – rappresenta una nuova idea di comunicazione pubblicitaria: non più un’interruzione fastidiosa, ma una relazione di reciproco interesse, in cui il consumatore non è un target da colpire, ma un alleato con cui dialogare e costruire valore, in un ecosistema dove entrambi guadagnano davvero”.
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