La protesta dei precari della giustizia


Torna ad alzarsi anche in Puglia la voce dei precari assunti con il Pnrr negli uffici giudiziari. Il loro contratto scadrà tra un anno e senza fondi per la stabilizzazione in migliaia in tutta Italia rischiano il taglio, oltre la metà di quelli attualmente in servizio. Per questo lunedì 30 giugno i lavoratori manifesteranno in diverse province. 

A Bari la Cgil sarà in presidio davanti al Tribunale, sono previsti sit-in anche a Lecce, Foggia, Brindisi e Taranto. Nella sola città ionica ci sono 149 lavoratori assunti con fondi Pnrr il cui contratto scadrà il 30 giugno 2026. Le sigle sindacali Fp Cgil e Uil Pa denunciano il mancato riconoscimento di migliaia di lavoratori che hanno contribuito in questi anni a rendere più efficiente il sistema giudiziario, svolgendo ruoli fondamentali negli uffici del processo, nelle cancellerie, nei servizi tecnici e informatici.

“La parola d’ordine – dichiarano i sindacati – è stabilizzazione, non si può tornare indietro. È una questione di giustizia sociale e di funzionamento della giustizia stessa”. Il governo ha previsto la stabilizzazione “di appena 3.000 unità su 12.000, ma – aggiungono – mancano ancora le risorse per coprirle tutte. Senza un intervento strutturale a pagare saranno anche i lavoratori a tempo indeterminato e l’intero sistema giudiziario, già in grave carenza di organico”. Nel corso della manifestazione sarà ribadita anche la necessità di un nuovo contratto integrativo, fermo dal 2010.

 



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