Un bando regionale da 6milioni di euro pensato per sostenere progetti orientati al trasferimento tecnologico e all’adozione di soluzioni innovative. L’iniziativa promuove la collaborazione tra pmi, startup e Organismi di Ricerca, in grado di offrire servizi avanzati per supportare le imprese nei loro bisogni legati a ricerca e innovazione.
«Il bando – spiega l’assessore regionale Alessandro Fermi – ha una dotazione di 6 milioni di euro a valere su risorse Fesr 2021-2027. In questo modo sosteniamo il trasferimento tecnologico tra ecosistema della ricerca e imprese. Le Pmi avranno a disposizione risultati della ricerca e strumenti innovativi che difficilmente riuscirebbero a mettere a punto solo con i propri mezzi». L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto di 30mila euro, a fronte di un investimento minimo di 50mila euro in spese ammissibili. L’erogazione avviene al termine del progetto, una volta concluse le attività previste.
L’assistenza
ComoNext è al fianco delle imprese per sostenerle nella presentazione della domanda come spiega Sara Lucca referente dell’area finanza agevolata: «Possiamo supportare le aziende sia nella strutturazione della documentazione sia, in questo specifico bando, anche come soggetto equiparato agli Organismi di Ricerca. Possiamo infatti essere inseriti tra i fornitori individuabili, soprattutto per quanto riguarda le attività legate al trasferimento tecnologico. Se invece un’azienda ha già una struttura ben definita, possiamo comunque offrire supporto nella redazione del progetto o nella revisione dei contenuti già elaborati».
Gli Odr sono soggetti specificatamente riconosciuti, come le università, ma anche altre realtà impegnate nel trasferimento tecnologico, a condizione che tale attività sia prevista nel loro statuto e che tra i soci vi siano università o Camere di Commercio: «La collaborazione con un Odr rappresenta la base su cui si fonda l’intera agevolazione. I progetti devono essere finalizzati a definire e validare soluzioni tecnologiche, attraverso lo sviluppo e la realizzazione di un Proof of Concept (Poc), un prototipo o un Minimum Viable Product (Mvp). Se nelle attività del progetto non si genera almeno uno dei tre risultati previsti, il progetto non è considerato finanziabile». Tutto l’iter deve avvenire entro un massimo di 12 mesi dalla pubblicazione della graduatoria, anche se le spese ammissibili possono essere sostenute già dal momento di pubblicazione del bando.
La misura si basa principalmente sulla collaborazione con un Odr, può trattarsi di consulenze per lo sviluppo del prototipo, oppure dell’uso di laboratori dedicati allo stesso scopo. È inoltre possibile includere costi per materiali e beni immateriali strumentali, purché siano funzionali allo sviluppo del prototipo.
La selezione
«Si tratta di un bando a sportello valutativo, questo significa che il progetto deve essere presentato rapidamente per riuscire a rientrare tra quelli che verranno presi in considerazione, con un contributo fisso di 30mila euro per progetto, saranno finanziate circa 200iniziative in tutta la Lombardia». Non basta però essere veloci, il progetto deve anche superare una valutazione qualitativa che prende in considerazione per esempio la qualità dell’operazione e il suo grado di innovazione. Per ulteriori dettagli o chiarimenti, è possibile scrivere a [email protected]. Il Bando Rafforza&Innova sarà attivo fino a esaurimento delle risorse disponibili, e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
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