L’Inps, con propria circolare n. 121 del 13.8.2025, riassume le principali novità contenute nella Legge n. 113 del 1° agosto 2025, di conversione del decreto-legge 92/2025.
Il decreto-legge 26 giugno 2025, n. 92, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno 2025, introduce misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi.
Il citato decreto-legge n. 92/2025 è entrato in vigore il 27 giugno 2025 e si compone di 12 articoli che introducono misure urgenti per la gestione delle crisi industriali, finanziamenti per assicurare la continuità produttiva degli impianti siderurgici di proprietà della società ILVA S.p.A. in amministrazione straordinaria, nuove disposizioni sulla cessione dei contratti nei trasferimenti aziendali, nonché interventi in materia di ammortizzatori sociali e sostegno al reddito.
Con particolare riguardo alle misure relative agli interventi in materia di ammortizzatori sociali e sostegno al reddito, il decreto prevede:
- l’esonero dal pagamento del contributo addizionale per l’integrazione salariale straordinaria (CIGS) per i datori di lavoro che operano nelle aree di crisi industriale complessa (cfr. l’art. 6);
- l’estensione della CIGS fino al 31 dicembre 2027 per i gruppi di imprese di grandi dimensioni con almeno mille dipendenti sul territorio nazionale (cfr. l’art. 7);
- un ulteriore periodo di CIGS per le imprese per le quali, all’esito di un programma aziendale di cessazione di attività, sussistano
concrete e attuali prospettive di rapida cessione dell’azienda, nonché le condizioni di decadenza per i lavoratori sospesi (cfr. l’art. 8); - l’aumento del limite di spesa per la CIGS ai lavoratori delle imprese sequestrate o confiscate (cfr. l’art. 9);
- la proroga dell’integrazione salariale in deroga per i lavoratori delle microimprese della filiera produttiva della moda (settori TAC, pelletteria, conciario e accessori moda), per un periodo massimo di dodici settimane, a decorrere dal 1° febbraio 2025 e fino al 31 dicembre 2025, nel limite di spesa previsto per l’anno 2025, con la possibilità di pagamento diretto da parte dell’INPS anche in assenza di difficoltà finanziarie del datore di lavoro (cfr. l’art. 10).
Gli interventi previsti per rafforzare gli ammortizzatori sociali e affrontare le crisi industriali sono molteplici, da attuare grazie alla mobilitazione di risorse ingenti: 8,7 milioni di euro annui per il 2025-2026 per le imprese sequestrate o confiscate, 10,5 milioni di euro per la CIGO emergenziale e 22,5 milioni di euro per la CISOA agricola:
- esonero contributo addizionale per la CIGS per tutto il 2025 per le imprese operanti nelle aree di crisi industriale complessa;
- CIGS fino al 31 dicembre 2027, con possibilità di riduzione dell’orario fino al 100%, per i gruppi di imprese con almeno mille dipendenti;
- integrazione salariale straordinaria per massimo sei mesi nel 2025 per le aziende con prospettive di cessione e riassorbimento occupazionale;
- proroga di 12 settimane per l’integrazione salariale, utilizzabile dal 1° febbraio al 31 dicembre 2025, per la filiera della moda;
- CIG per eventi atmosferici estremi (incluse ondate di calore) nel periodo luglio-dicembre 2025 per le aziende d i settori edile, lapideo ed estrattivo;
- CISOA (Cassa Integrazione Speciale Operai Agricoli) estesa per intemperie stagionali anche per gli operai agricoli.
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