TOLENTINO – Conceria del Chienti (CTC), tra le più antiche concerie italiane, annuncia di aver completato il suo “Progetto CTC 100+100”, avviato a fine 2022: un investimento da oltre 20 milioni di euro che rende lo stabilimento di Tolentino un modello di innovazione e sostenibilità per il settore conciario.
L’operazione è stata sostenuta dal Fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia, e da un Club Deal di investitori privati italiani. 10 milioni di euro sono immessi direttamente dagli azionisti (nella compagine sociale, sono AST Sustainability S.r.l. come socio di maggioranza al 51%, e Invitalia socio al 49%), ed inoltre 2 milioni di euro a fondo perduto dalla Regione Marche, 3,49 milioni di euro a fondo perduto dal Fondo Transizione Industriale del MIMIT, 4,5 milioni di euro di finanziamento da Intesa Sanpaolo.
Per CTC, l’operazione rappresenta «un nuovo paradigma per il Made in Italy, trasformando CTC in un vero e proprio Centro Tecnologico per lo Sviluppo e la Produzione Sostenibile di Pelli».
L’ammodernamento tecnologico dello stabilimento è stato totale; oggi, la CTC è una fabbrica 5.0, digitale e interconnessa, con macchinari all’avanguardia come i nuovi bottali in polipropilene, un sistema di asciugatura a pompe di calore e radiofrequenza ed un impianto fotovoltaico da 600 Kw. L’impatto della trasformazione è già misurabile. A parità di metri quadrati di pelli lavorate, i dati certificati del 2024 rispetto all’anno precedente mostrano un abbattimento notevole dei consumi: -72% di consumo di metano, -54% di acqua e -27% di energia elettrica.
«Quando abbiamo avviato questo percorso, ci siamo posti l’obiettivo di non salvare semplicemente un’azienda, ma di creare un nuovo paradigma. Oggi presentiamo i primi frutti di questo lavoro», commenta Marco Luppa, amministratore delegato di CTC. «Questi numeri non sono solo percentuali, ma la prova che un modello industriale diverso è possibile. In un momento di criticità del settore calzaturiero e pelletteria, CTC non si limita a resistere, ma offre soluzioni innovative e concrete, rendendo la sostenibilità una leva competitiva».
Fondata nel 1923 da Francesco Borbotti e poi nell’orbita della famiglia Gabrielli, dalla fine degli anni 50 – sotto la guida illuminata dell’ingegner Bruno Martarelli, l’azienda si è affermata tra le eccellenze industriali del settore, conquistando la fiducia dei più grandi brand internazionali della calzatura e della pelletteria. Nel 2013 a seguito di una devastante crisi aziendale generata da un mancato ricambio generazionale e rinnovamento tecnologico, CTC è passata nelle mani del gruppo statale cinese Jihua fino al 2019 quando la proprietà decise di dismettere tutti gli investimenti in Italia, facendo piombare la Conceria in un nuovo periodo buio. Nel 2022 l’azienda ha intrapreso un nuovo inizio, incontrando prima Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia Imprese e successivamente AVM Sustainability con i quali è stato condiviso il più grande progetto di innovazione tecnologica e sostenibile mai realizzato in Conceria del Chienti.
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