La Direzione Generale ai dialoghi su clima e adattamento in vista della COP30
NEW YORK, 22 settembre – La Direzione Generale per gli Affari europei, internazionali e finanza sostenibile del MASE ha preso parte oggi all’High-Level Solutions Dialogue on Accelerating Early Warning and Extreme Heat Solutions, evento organizzato nell’ambito di UNGA 80, l’80 ° Assemblea Generale delle Nazioni Unite che questa settimana, a New York, riunisce i leader mondiali per riaffermare l’impegno verso il multilateralismo, la solidarietà e l’azione condivisa a favore di pace, sviluppo e diritti umani.
Al centro del Solutions Dialogue, un confronto tra governi nazionali, autorità subnazionali e partner regionali, rappresentanti del settore privato, dei giovani, della società civile e delle popolazioni indigene, con l’obiettivo di fare il punto sui progressi e identificare soluzioni concrete e di grande impatto che possano essere promosse, replicate e ampliate.
In particolare, l’iniziativa delle Nazioni Unite Early Warnings for All (EW4ALL) mira a garantire che ogni persona sulla Terra sia protetta da sistemi di allerta precoce entro il 2027. Le soluzioni devono coprire l’intera catena del valore dell’allerta, dalla conoscenza del rischio alla risposta concreta, ed essere incorporate nell’assistenza allo sviluppo per massimizzare l’impatto e l’efficienza.
Un ambito all’interno del quale le imprese italiane apportano un fondamentale contributo con il proprio patrimonio di know-how.
“L’Italia è impegnata sul tema del cambiamento climatico sia come Paese direttamente colpito che come centro di ricerca e sostegno ai Paesi in via di sviluppo – ha sottolineato il Direttore Generale Alessandro Guerri – Anche la Biennale di Architettura di Venezia ha posto al centro il tema dell’adattamento. In tale occasione è stata inaugurata la donazione italiana al Brasile per la COP30: una piattaforma galleggiante progettata da Carlo Ratti, che mostra concretamente i rischi del riscaldamento globale. Venezia – ha aggiunto Guerri – offre anche un messaggio di speranza, grazie al sistema MOSE che protegge la città da più di tre anni dalle inondazioni”.
Guerri ha poi spiegato che l’Italia sostiene gli strumenti finanziari internazionali come il Green Climate Fund e l’Adaptation Fund, e finanzia studi UNEP sulle soluzioni basate sulla natura (NBS), *oltre ad essere impegnata in prima linea nel continente africano nell’attuazione del Piano Mattei, anche attraverso lo strumento del Fondo italiano per il clima* .
Sempre nella giornata di oggi, Guerri ha preso parte al _Climate Change Adaptation: Accelerating Adaptation Implementation and Investment Ahead of COP30._
L’evento ha riunito attori diversi per allineare le priorità in vista della COP30: un dialogo per implementare la condivisione degli impegni necessari per accelerare l’adattamento e fornire risultati in modo rapido e su vasta scala.
“Durante la presidenza italiana del G7 è stato lanciato l’Adaptation Accelerator Hub, sostenuto da UNDP e finanziato soprattutto dal nostro Paese – ha concluso Guerri -.
Questa sfida è cruciale anche per le imprese italiane, che possono rafforzare competitività e innovazione investendo in soluzioni sostenibili e diventando protagoniste dei mercati globali della transizione verde”.
Ultimo aggiornamento 22.09.2025
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