Ue e Indonesia firmano l’accordo di libero scambio. “Risparmio di 600 milioni l’anno per le imprese europee”


L’Unione europea e l’Indonesia hanno concluso martedì le negoziazioni per un accordo commerciale atteso da tempo che eliminerà i dazi doganali su quasi tutte le esportazioni europee verso la più grande economia del Sud-Est asiatico e rafforzerà l’accesso alle materie prime fondamentali.

L’accordo elimina i dazi all’importazione sul 98,5% delle linee tariffarie e semplifica le procedure per le merci inviate in Indonesia, il che, secondo le stime della Commissione, consentirà agli esportatori dell’UE di risparmiare 600 milioni di euro all’anno in dazi su automobili, macchinari, prodotti chimici e farmaceutici.

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“Ci siamo impegnati a raddoppiare gli sforzi in materia di diversificazione e partenariati, per sostenere ulteriormente l’occupazione nell’UE e stimolare la crescita”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen in una nota. L’accordo, ha aggiunto, “crea nuove opportunità per le imprese e gli agricoltori in un’economia importante e in crescita”.

Come sottolineato dal commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, dopo la firma dell’intesa, “gli esportatori dell’UE potrebbero risparmiare più di 600 milioni di euro in dazi doganali sulle merci spedite in Indonesia: fondi che possono essere reinvestiti in innovazione, espansione e creazione di posti di lavoro”.

L’accordo di partenariato economico globale (CEPA) offre inoltre protezioni a 221 prodotti alimentari dell’UE, come il formaggio Roquefort e il marzapane di Lubecca. Il commissario Šefčovič si è unito ai funzionari indonesiani per annunciare l’accordo a Denpasar, capitale di Bali, dopo nove anni di negoziati, parlando di una “svolta decisiva sia per le nostre economie che per il nostro partenariato”.

Un fornitore chiave di materie prime

L’Indonesia, la quarta Nazione più popolosa al mondo, è un fornitore chiave di materie prime necessarie per le industrie europee delle tecnologie pulite e dell’acciaio. L’accordo elimina anche i dazi sulle esportazioni agroalimentari, compresi latticini, carne, frutta, verdura e alimenti trasformati. Settori chiave beneficeranno dell’intesa: dall’olio di palma, al tessile e alle calzature in Indonesia, fino all’industria agroalimentare, automobilistica e chimica nell’UE.

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Šefčovič ha rimarcato che il CEPA “è stato elaborato nel pieno rispetto delle priorità e delle sensibilità di ciascuna parte, garantendo un risultato equilibrato”. Un esempio è la tariffa del 50% sulle importazioni di automobili in Indonesia, che sarà gradualmente eliminata nel giro di cinque anni, aprendo le porte alle esportazioni di automobili dall’UE e promuovendo al contempo gli investimenti europei nei veicoli elettrici.

In base all’accordo, l’Indonesia potrà esportare in Europa, senza dazi doganali, una certa quantità di olio di palma, da tempo criticato come causa della deforestazione. Tuttavia, l’accordo include disposizioni giuridicamente vincolanti in materia di sostenibilità, applicabili attraverso la risoluzione delle controversie.

Per il commissario UE, che la scorsa settimana si trovava in India per negoziare un difficile accordo con Nuova Delhi, l’intesa “apre la strada a una più stretta cooperazione in settori all’avanguardia, come le auto elettriche, i prodotti farmaceutici e l’elettronica”, oltre a garantire materie prime essenziali per la tecnologia verde e digitale, incoraggiare investimenti nelle energie rinnovabili e facilitare il commercio digitale, “soprattutto a vantaggio delle piccole e medie imprese”.

Le recenti misure tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sia nei confronti dell’Europa che dell’Indonesia hanno accelerato i negoziati. Bruxelles si è mossa rapidamente per ampliare le sue relazioni commerciali in un contesto di sconvolgimenti geopolitici e di svolta protezionistica di Washington.

“In un mondo caratterizzato da crescente protezionismo e fragili catene di approvvigionamento, in cui molti si chiudono su sé stessi, il CEPA invia un chiaro segnale che l’UE e l’Indonesia stanno scegliendo l’apertura e la partnership per aumentare la loro competitività, creare posti di lavoro e rafforzare la resilienza”, ha dichiarato Šefčovič.

L’accordo, che segue l’avvio della ratifica dei trattati commerciali con Mercosur e Messico, deve ancora ottenere l’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo.

L’Indonesia ha dichiarato di sperare che il processo sia accelerato. Šefčovič ha voluto sottolineare anche la dimensione politica e sociale dell’intesa: “L’Indonesia è un partner chiave per l’UE nella regione indo-pacifica, e questo apre le porte anche a legami politici più stretti”.

L’intesa rafforzerà inoltre i contatti tra le persone. L’Indonesia è già tra i 12 Paesi con il più alto numero di studenti post-laurea nell’UE, circa 4.000 in totale, con circa 300 studenti indonesiani che partecipano ogni anno al programma Erasmus. “Stiamo inoltre portando avanti l’iniziativa ‘1.000 ingegneri verdi’, che ci collegherà ulteriormente attraverso l’innovazione e l’apprendimento condivisi”, ha ricordato Šefčovič.

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