La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e la Commissione Europea hanno annunciato oggi, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’avvio di un fondo di finanziamento da 400 milioni di euro per sostenere la ripresa e la resilienza del settore privato palestinese, dopo l’approvazione del Consiglio della BEI avvenuta a luglio.
Il fondo, realizzato in collaborazione con la Palestine Monetary Authority (PMA) e le istituzioni finanziarie locali, mira a rafforzare le micro, piccole e medie imprese (PMI) e le Mid-Caps, pilastri dell’economia palestinese, migliorando l’accesso a finanziamenti a lungo termine e a condizioni vantaggiose. L’iniziativa è rivolta in particolare alle imprese duramente colpite dai conflitti in corso, fornendo loro risorse per mantenere le attività, creare posti di lavoro e favorire la stabilità economica.
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I prestiti saranno erogati attraverso banche partner locali e istituzioni di microfinanza, garantendo alle imprese idonee l’accesso a finanziamenti a condizioni favorevoli. Il fondo rappresenta un elemento centrale del Programma Pluriennale e Comprensivo della Commissione Europea per la Ripresa e la Resilienza Palestinese (2025-2027), che prevede un budget complessivo di 1,6 miliardi di euro, di cui 620 milioni in sovvenzioni a sostegno dell’Autorità Palestinese, 580 milioni destinati a progetti di resilienza e recupero in Cisgiordania e Gaza (quando le condizioni lo permettono) e i 400 milioni del fondo BEI, garantiti dalla Commissione Europea, destinati al settore privato.
Dal 1995 la BEI ha investito circa 1 miliardo di euro in Palestina, oltre a 120 milioni in strumenti di condivisione del rischio a sostegno delle PMI palestinesi. Anche in un contesto di conflitto, lo scorso anno la BEI ha erogato 192 milioni di dollari alla PMA e 40 milioni di euro alla Bank of Palestine, oltre a concedere un prestito di 20 milioni di euro per la costruzione di un impianto di trattamento delle acque reflue a Ramallah.
foto hosny salah da Pixabay.com
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