Simest fa crescere le imprese italiane in America Latina – America Latina


Da anni al servizio
dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, Simest ha
rafforzato la propria presenza in America Latina con l’apertura
della sede di San Paolo, hub strategico per il Brasile e i
mercati limitrofi. A raccontare all’ANSA obiettivi, strategie e
opportunità per le aziende nella regione è Sara Colombo,
ingegnere gestionale che vive e lavora nella capitale paulista
da undici anni, oggi Relationship Manager Brasile e America
Latina di Simest, “per facilitare la crescita grazie a strumenti
mirati”.

   
“La presenza diretta in America Latina si inserisce
nell’ampia strategia della Farnesina articolata nel Piano per
l’Export, finalizzata a rafforzare il sostegno alle imprese
italiane nei mercati internazionali più strategici. San Paolo,
come hub economico dell’area, permette di presidiare mercati
chiave come Brasile, Messico e Cile. La strategia di Simest –
evidenzia Colombo – è stimolare investimenti strutturati,
rafforzare le filiere di eccellenza e rendere più accessibile la
finanza agevolata, con particolare attenzione alle misure
dedicate all’America Latina, per una crescita sostenibile e
competitiva.”
Più in particolare, “Simest offre finanziamenti agevolati,
equity e investimenti partecipativi, e agevolazioni per il
credito all’esportazione. In America Latina l’attenzione è
dedicata alla misura ‘Competitività delle imprese e delle
filiere italiane in America centrale o meridionale’, che
consente alle Pmi di accedere a finanziamenti agevolati per
studi di fattibilità, investimenti produttivi e acquisizione di
partecipazioni in società locali. Uno strumento pensato per
favorire progetti concreti di crescita e consolidare la presenza
delle imprese italiane nei mercati strategici della regione”.

   
“La Misura America centrale o meridionale – del valore
complessivo di 200 milioni di euro – mira a rafforzare la
competitività internazionale delle imprese italiane con
interessi strategici in America centrale o meridionale,
sostenendone gli investimenti produttivi e commerciali, quelli
per il rafforzamento patrimoniale, nonché gli investimenti per
l’innovazione tecnologica, digitale, ecologica e le spese per la
formazione del personale” – spiega la manager ricordando tra i
vantaggi il tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento
Ue; una quota a fondo perduto del 10% ampliabile fino al 20% se
l’Impresa richiedente ha una sede operativa in una regione del
Sud Italia oppure se è una Pmi o Start-up con caratteristiche
innovative. Inoltre, la durata del finanziamento è fino a 6 anni
e l’importo massimo finanziabile è fino a 500mila euro per le
Micro Imprese; fino a 2,5 milioni per le Pmi e start up
innovative; e fino a 5milioni per le altre imprese. A questo si
aggiunge la possibilità di esenzione dalla prestazione delle
garanzie e l’ampliamento del target dei beneficiari anche alle
imprese non direttamente esportatrici ma appartenenti alle
filiere produttive internazionali.

   
“Altra opportunità interessante – aggiunge Colombo – sono i
plafond dedicati al Credito fornitore per le commesse: l’impresa
italiana che esporta beni intermedi e durevoli (ad esempio
impianti, macchinari e mezzi di trasporto) e relativi servizi,
può richiedere un contributo all’export fino al 5%”.

   
Alle imprese italiane che vogliono espandersi in America
Latina d’altra parte, la referente di Simest raccomanda “di
combinare l’eccellenza italiana con una presenza solida sul
territorio, costruendo partnership e investendo in innovazione e
competenze, con una visione di medio-lungo periodo e un’attenta
valutazione di opportunità e rischi.”

   

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