Roma, 25 settembre 2025 – Cassa Depositi e Prestiti torna sul mercato delle obbligazioni a stelle e strisce e ottiene un successo senza precedenti nonostante i rendimenti in calo, ma decisamente appetibili, rispetto alle altre due emissioni. Ordini per oltre 19 miliardi di dollari, infatti, per il terzo Yankee Bond di Cdp che torna sul mercato dei capitali Usa con una emissione da 1,5 miliardi destinata a investitori istituzionali. Il bond paga una cedola annua lorda del 4,375% e ha una scadenza di 5 anni al 1° ottobre 2030. Il rating atteso è BBB+ per S&P e BBB per Fitch. I proventi raccolti saranno utilizzati, tra le altre finalità, per sostenere le esportazioni delle imprese italiane, anche attraverso strumenti di export finance.
Le richieste sono arrivate da 250 investitori e sono state di quasi 13 volte superiori all’offerta: in particolare oltre il 98% ha riguardato investitori di lungo termine e più dell’85% dell’allocazione finale è stata sottoscritta da investitori esteri, provenienti da oltre 23 Paesi, tra cui Stati Uniti (39%), Regno Unito (17%), Nord Europa (12%) e Medio Oriente (10%). Interessante osservare come la qualità della domanda sia risultata elevata, con oltre il 98% degli ordini provenienti da investitori istituzionali di lungo termine, tra cui banche, fondi pensione, assicurazioni e asset manager.
Con questa operazione, come si legge nel comunicato, Cdp “rafforza ulteriormente il proprio ruolo come emittente di riferimento sui mercati finanziari, confermando la crescente capacità di attrarre capitali internazionali di elevata qualità, ampliando la base investitori e proseguendo nella strategia di diversificazione delle fonti di raccolta. L’emissione consentirà a Cdp di sostenere direttamente le esportazioni delle imprese italiane, anche attraverso operazioni di export finance”. L’operazione è stata curata in qualità di Joint Bookrunners da BofA Securities, Citigroup, Credit Agricole CIB, Goldman Sachs International, HSBC, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Jp Morgan e Morgan Stanley, quest’ultima anche nel ruolo di Sole Global Coordinator dell’operazione.
L’emissione di settembre 2025 è stata preceduta da altri due collocamenti, nel 2024 e nel 2023. Nella precedente emissione di aprile 2024, gli ordini avevano superato i 9,9 miliardi di dollari, pari a quasi 7 volte l’offerta, provenienti da circa 190 investitori. Significativa, anche in quel caso, fu la domanda di investitori esteri, pari a quasi l’80% dell’allocazione finale, con circa il 55% di investitori statunitensi. Il bond, riservato agli investitori istituzionali residenti sia negli Stati Uniti d’America che in altre geografie, aveva una cedola annua lorda pari a 5,875% e una scadenza di 5 anni.
Anche il primo Yankee Bond, invece, emesso da Cdp nel 2023, aveva fatto registrare un significativo interesse da parte dei mercati finanziari: la domanda, pari a circa 3,8 miliardi, era stata infatti superiore di quasi 4 volte l’offerta con ordini provenienti da più di 120 investitori. Il collocamento del bond in valuta statunitense aveva visto una rilevante partecipazione di investitori americani, per oltre il 45% su una complessiva partecipazione di investitori esteri pari al 76%. L’emissione aveva una cedola annua lorda pari a 5,750% e una scadenza di 3 anni.
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