Nel primo trimestre 2025 affidamenti PNRR per servizi tecnici e appalti integrati a -36,0% in valore sul quarto trimestre 2024: 135 gare per 29,2 mln di servizi. Lo scrive in un report l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica (Oice). Le gare, si legge nel documento, virano sulla fase esecutiva: la direzione lavori riguarda il 65,7% del valore totale dei bandi (erano il 35,2% nel trimestre precedente) mentre i collaudi valgono il 4,0% del totale (erano lo 0,3% nel trimestre ottobre-dicembre 2024). I Comuni sono stati i più attivi nel trimestre gennaio-marzo 2025 per valore dei bandi emessi: 20,7 mln, il 70,9% del totale. Nel settore ferroviario sono convogliate più risorse: 15,3 mln, il 52,4% dell’importo totale dei bandi del primo trimestre 2025.
Sono questi i dati principali che emergono dal report OICE – l’Associazione che riunisce le società di ingegneria e architettura in ambito confindustriale – che analizza le gare per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione) relativi ad interventi finanziati con fondi del PNRR emessi nel primo trimestre del 2025. Nel periodo gennaio-marzo 2025 sono stati pubblicati 135 bandi per un valore di 29,2 mln. Il confronto con il trimestre ottobre-dicembre 2024 vede un forte calo in valore (-36,0%) con una lieve ripresa del numero delle gare emesse (+3,8%). Il raffronto con il primo trimestre del 2024 rileva percentuali ancora più negative, -71,2% in valore e -48,5% per numero di bandi pubblicati. Va evidenziato che, stando al valore, l’incidenza delle gare PNRR – come prevedibile – sta rapidamente scendendo: passa infatti dall’8,3% del totale del mercato, raggiunto nel quarto trimestre del 2024, al 7,7% nel primo trimestre del 2025. Nel primo trimestre 2024 l’incidenza del valore dei bandi PNRR era il 47,9%.
Stante il crollo del valore dei bandi PNRR nel 2024 è evidente comunque che nel 2024 le attività virano verso la fase esecutiva. La direzione lavori affidata sia singolarmente che congiuntamente alla progettazione vale 19,1 mln e costituisce il 65,7% del valore totale dei bandi pubblicati, nel trimestre precedente era il 35,2%. Le attività di collaudo valgono invece 1,1 mln ma rappresentano il 4,0% del totale, nel trimestre precedente erano lo 0,3% dell’importo totale delle gare bandite.
Per Giorgio Lupoi “I dati del nostro report sono del tutto in linea con quanto stiamo verificando ogni giorno sul campo: aumentano non solo le direzioni lavori ma anche i collaudi. Di fatto ci sono ancora delle piccole code del PNRR con richieste che virano sulla fase esecutiva per circa il 70% del valore degli affidamenti. Quello che vediamo è che però alcune importanti stazioni appaltanti stanno emettendo bandi per direzione lavori che a nostro avviso non tengono conto della ratio dell’articolo 114 e della disciplina del codice concernente questa delicata attività. L’articolo 114 del d.lgs. n. 36/2023 dovrebbe infatti essere interpretato alla luce di un principio di unitarietà delle attività di direzione dei lavori e di affidamento delle stesse ad un unico soggetto e questo per evitare, anche ai fini della prevenzione del contenzioso, l’interconnessione e la sovrapposizione di ruoli e responsabilità fra tecnici della PA e soggetti esterni. Invece vediamo bandi che prevedono lo spacchettamento delle attività con un Direttore lavori dell’Amministrazione e l’ufficio di direzione lavori affidato a terzi e questo a nostro avviso è foriero di problematiche non da poco. Anche per questo sarebbe auspicabile intervenire nuovamente in via interpretativa o normativa il che consentirebbe anche di ragionare sul ripristino del principio prioritario affidamento della DL al progettista incaricato al fine di garantire l’omogeneità della progettazione e della direzione dei lavori e la maggiore qualità delle prestazioni, dal momento che il progettista, conoscendo nel dettaglio il progetto di cui il direttore dei lavori deve controllare la realizzazione, può meglio assicurare e gestire tale fase di controllo e assicurare così una maggiore efficienza nell’esecuzione delle opere.”
Tornando ai dati emerge l’importante crollo del valore della progettazione nel primo trimestre del 2025, 4,1 mln. (-82,4% sul quarto trimestre 2023), evidente segno di come l’attenzione si stia spostando, come già detto, verso una fase esecutiva, infatti se nel trimestre precedente questo costituiva il 59,5% dell’importo totale di tutti i servizi messi in gara, nel primo trimestre del 2025 la percentuale scende al 13,9%.
Le stazioni appaltanti più attive nel trimestre gennaio-marzo 2025 sono stati i Comuni che con 86 bandi dal valore di 20,7 mln hanno pubblicato il 63,7% del numero delle gare totali (era stato il 63,1% nel trimestre precedente) e il 70,9% del valore (era stato il 22,1% nel trimestre precedente). Nel confronto con il trimestre precedente il numero dei bandi pubblicati dai Comuni aumenta del 4,9% passando da 82 a 86 bandi emessi, mentre il valore riporta un +104,6% e passa da 10,1 mln dell’ultimo trimestre del 2024 ai 20,7 mln del primo trimestre 2025.
Nel primo trimestre del 2025, il maggior numero di gare per servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati ha riguardato l’edilizia scolastica, sono 54 le gare pubblicate, il 40,0% del totale delle gare bandite, +8,0% sul quarto trimestre 2024 (era stato il 38,5% nel trimestre precedente).
Per valore dei servizi messi in gara, il primato spetta alle ferrovie e metropolitane con 15,1 mln., il 52,4% del totale (era stato appena il 5,2% nel trimestre ottobre-dicembre 2024), +265,8% sul trimestre precedente.
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