un ecosistema da 214 aziende insediate


Progetto Manifattura [
Michele Purin ]

«Si tratta di un ecosistema fertile – spiega Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo – dove imprese di dimensioni diverse danno vita a collaborazioni e connessioni che arricchiscono il territorio. Si costruiscono cordate per rimanere competitivi nell’aggiudicazione di importanti progetti europei per la ricerca, si rafforzano le dinamiche della filiera corta e si creano nuove occasioni di lavoro qualificato per i giovani del territorio».
«L’idea di rafforzare l’innovazione, la ricerca e di favorire la formazione di cluster intorno alle aree strategiche di sviluppo intelligente del Trentino – sottolinea Consoli – dimostra di funzionare, tanto che con la Provincia di Trento sta procedendo la progettazione e la pianificazione degli investimenti relativi a due nuovi hub dedicati ad idrogeno e scienze della vita. Durante l’estate contiamo di pubblicare il bando di progettazione, sull’area “ex Ariston”, del nuovo Polo di Scienze della Vita di Rovereto, secondo una road map che ne stima la realizzazione entro la fine del 2027».

I Business Innovation Centre (EU|BIC) nacquero nei primi anni Ottanta su impulso dell’allora Comunità, oggi Unione Europea, per favorire la nascita di nuove imprese, attraverso dinamiche di rete, innovazione aperta e collaborazione reciproca. Il Trentino fu tra i primi a introdurli sul territorio, affidandone la gestione alla propria agenzia di sviluppo locale, Trentino Sviluppo. Oggi, in provincia, se ne contano 6: il Polo tecnologico di Trento, i parchi tecnologici roveretani Polo Meccatronica e Progetto Manifattura e gli incubatori d’impresa multisettoriali a Mezzolombardo, Borgo e Pergine Valsugana. L’Hub Scienze della Vita, inaugurato a maggio 2024 a Pergine Valsugana, è destinato nel breve periodo ad essere certificato dalla European Business Innovation Centre Network, quale settimo EU|BIC del Trentino.
Gli EU|BIC complessivamente ospitano 214 aziende, delle quali 27 sono startup innovative. Nei Business Innovation Centre di Trentino Sviluppo – attrezzati con spazi ad uso ufficio e produttivo dai 15 metri quadrati di superficie ai 1.000 metri quadrati e oltre – si entra tramite una valutazione dell’innovatività e sostenibilità del progetto imprenditoriale, nonché, nel caso di Polo Meccatronica e Progetto Manifattura, l’attinenza alle verticalità tematiche dei due incubatori, ovvero la coerenza con il settore meccatronico e la sostenibilità. La selettività trasparente all’ingresso è collegata al fatto che gli EU|BIC di Trentino Sviluppo sono parte integrante di una rete europea di 110 enti che, secondo un protocollo di qualità di servizio comune, rispondono alla missione condivisa di utilizzare le imprese e l’innovazione come forza per lo sviluppo locale, con le migliori azioni possibili per creare startup con ambizione di scale up e PMI basate sul paradigma dell’innovazione continua. La permanenza all’interno degli incubatori è limitata ad un numero predefinito di anni. L’idea infatti è quella di accompagnare le imprese nelle diverse fasi della crescita attraverso servizi dedicati, per esempio per la prototipazione o l’internazionalizzazione, e di supportarle poi nella ricerca di uno spazio produttivo sul territorio una volta raggiunta la maturità.

Ad oggi, gli incubatori di Trentino Sviluppo sono quasi al completo. Nel BIC di Borgo Valsugana – sia i moduli produttivi che gli spazi ad uso ufficio sono interamente occupati – per un totale di 7 aziende insediate. Anche il Polo Tecnologico di Trento è quasi interamente occupato, con 15 realtà insediate e un solo modulo ad uso ufficio libero. Il BIC di Pergine Valsugana e il BIC di Mezzolombardo sono saturi al 92% e hanno ancora poche disponibilità di spazi ad uso ufficio.
Su Rovereto in Polo Meccatronica si contano 79 aziende insediate, con spazi saturi al 94%. Tra le realtà funzionali all’ecosistema del Polo figurano inoltre i percorsi di alta formazione dell’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi e del Centro di Formazione Professionale Veronesi con il percorso “Made ++” e il corso di laurea in Bioingegneria per la medicina personalizzata dell’Università di Trento, nonché il centro di prototipazione ProM Facility e lo Smact Competence Center, l’acceleratore Industrio Ventures, gli sportelli dell’Agenzia provinciale incentivazione attività economiche (APIAE) e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Turismo e Agricoltura di Trento.
In Progetto Manifattura, gli edifici storici delle Zigherane, dell’Orologio, dell’Essiccazione e il Magazzino Botti sono interamente occupati. Mentre nei nuovi edifici dell’ambito “Be Factory” disegnati da Kengo Kuma, sono disponibili 3 moduli su un totale di 30, per un totale di 90 realtà insediate nella storica Manifattura Tabacchi riqualificata. Nel tempo, per rispondere alle esigenze dettate dalle nuove forme di organizzazione del lavoro, in Progetto Manifattura è stato ricavato anche uno spazio di coworking utilizzato da 38 professionisti di svariati settori, funzionali al network delle aziende insediate. Nel polo della green economy sono presenti anche il corso di laurea in Scienze motorie delle Università di Trento e di Verona, il distretto Habitech e il Green Building Council per l’edilizia sostenibile, il centro di ricerca COSBI per la biologia computazionale, il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento e il Centro di Ricerca “Sport, Montagna e Salute” dell’Università di Verona (CeRiSM), nonché l’acceleratore Spreentech Ventures per le startup dell’edilizia 4.0 e Trentino Invest.
C’è ancora posto, invece, per entrare nel nuovo Hub Scienze della Vita di Pergine Valsugana, inaugurato il 16 maggio 2024, dove è possibile usufruire di un attrezzato laboratorio in co-lab, dedicato all’innovazione industriale in materia di biotecnologia e scienze della vita. (m.d.c.) 

Disponibili anche un’infografica e immagini da drone di Progetto Manifattura:

link di download: https://we.tl/t-mLlxX96hFk



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