Retex ottiene la validazione SBTi: obiettivi Net-Zero certificati


La decarbonizzazione rappresenta oggi una sfida cruciale per aziende e istituzioni di tutto il mondo, indispensabile per mitigare gli effetti dirompenti del cambiamento climatico. Definire e rispettare obiettivi scientificamente validati è il passo fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 e contenere l’innalzamento della temperatura globale entro limiti sicuri.

Retex, MarTech Company italiana specializzata in servizi e soluzioni tecnologiche per l’innovazione digitale, ha annunciato di aver ottenuto la validazione ufficiale dei propri obiettivi di decarbonizzazione da parte della Science Based Targets initiative (SBTi). L’approvazione riguarda sia i target a medio termine sia quelli a lungo termine (noti come obiettivi Net-Zero), e posiziona Retex tra quelle aziende italiane che hanno ricevuto il riconoscimento per il loro impegno nella riduzione delle emissioni di CO2.

Validazione SBTi per gli obiettivi Net-Zero

Attualmente, in Italia solo 167 organizzazioni hanno conseguito la validazione per gli obiettivi climatici a medio termine, ovvero quelli da raggiungere entro il 2030. Ancora più ristretto è il numero delle aziende che hanno ricevuto l’approvazione per gli obiettivi a lungo termine, gli obiettivi Net-Zero, fissati generalmente entro il 2050: si tratta appena 37 imprese su scala nazionale.

In questo contesto, Retex si distingue come la terza azienda italiana nel settore dei servizi professionali a ottenere entrambe le validazioni, a testimonianza di un impegno strutturato e riconosciuto nella lotta al cambiamento climatico.

Inoltre, in qualità di membro attivo dell’United Nations Global Compact (UNGC), Retex è coinvolta nella Forward Faster Initiative, un programma dell’ONU che promuove l’accelerazione dell’azione climatica da parte delle imprese, riconoscendo e valorizzando quelle realtà che adottano pratiche sostenibili concrete e misurabili.

Obiettivi Net-Zero: la roadmap climatica di Retex

Nel concreto l’impegno climatico di Retex prevede, entro il 2030, una riduzione del 42% delle emissioni dirette (Scope 1) e un taglio superiore al 50% delle emissioni indirette (Scope 3) per ogni milione di euro di valore aggiunto, rispetto al 2022. L’azienda ha inoltre già raggiunto, alla fine del 2024, l’obiettivo di utilizzare energia elettrica 100% da fonti rinnovabili (Scope 2).

Guardando sul lungo periodo, Retex si è posta come traguardo il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, con l’azzeramento totale delle emissioni Scope 1, 2 e 3: un obiettivo coerente con gli standard scientifici stabiliti per contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

La svolta sostenibile come Società Benefit

L’impegno di Retex nella sostenibilità rappresenta un pilastro fondamentale della sua evoluzione strategica, culminata con la trasformazione in Società Benefit nel 2023. Questo cambio di status giuridico non è stato soltanto formale, ma ha sancito un nuovo modo di intendere il business, integrando obiettivi economici e impatti sociali e ambientali all’interno del modello operativo dell’azienda.

In questa prospettiva, la sostenibilità non è più un elemento accessorio, ma una leva centrale delle decisioni aziendali, in linea con i principi dell’innovazione responsabile e della creazione di valore condiviso. L’adesione a standard internazionali come quelli della SBTi, unita alla partecipazione a iniziative come la Forward Faster Initiative, dimostra la coerenza tra visione, azioni e governance, rafforzando la reputazione di Retex come attore consapevole e lungimirante nel panorama MarTech.

I vertici Retex sugli obiettivi Net-Zero

Fausto Caprini, Executive Chairman di Retex, ha commentato:

Siamo molto orgogliosi di questo risultato. Abbiamo scelto di sottoporre i nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione alla valutazione di SBTi per avere la certezza di contribuire in modo tangibile alla lotta contro il cambiamento climatico. È un traguardo importante in termini di trasparenza, che ci stimola a fare sempre di più e trasmettere un messaggio positivo a tutti i nostri stakeholder.

Anche Zornitza Kratchmarova, ESG Lead di Retex, ha sottolineato il valore strategico della validazione:

È una conferma particolarmente autorevole dell’impegno intrapreso da Retex all’epoca della sua trasformazione in Società Benefit, nel corso del 2023. Abbiamo messo la sostenibilità al centro delle nostre scelte, con una roadmap chiara e obiettivi ambiziosi. E il via libera di SBTi è il segno che stiamo andando nella giusta direzione.

Oltre gli obiettivi Net-Zero: la strategia ESG

Retex ha fondato la propria strategia ESG su una solida foundation etica, diventando nel 2023 una Benefit Corporation e integrando la sostenibilità nel suo modello operativo. L’azienda si propone di creare valore condiviso per stakeholder e comunità secondo cinque obiettivi di sviluppo sostenibile: sconfiggere la povertà, promuovere l’istruzione di qualità, garantire l’uguaglianza di genere, favorire lavoro dignitoso e crescita economica, e combattere il cambiamento climatico.

Per governare tali impegni, Retex ha ottenuto la certificazione ISO 9001, adottato un Codice Etico rigoroso e istituito un comitato ESG dedicato nel 2022, tracciando una roadmap di azioni per il biennio 2023‑2024, con budget e risorse allocate sui progetti prioritari. Queste iniziative, supportate da una strategia di governance strutturata, testimoniano la capacità di trasformare gli intenti strategici in azioni concrete, imprimendo un impatto significativo sia all’interno dell’azienda sia nel territorio.

Standard scientifici per contrastare il cambiamento climatico

La Science Based Targets initiative (SBTi) nasce dalla collaborazione tra quattro realtà di riferimento a livello globale in ambito climatico e ambientale: United Nations Global Compact, Carbon Disclosure Project (CDP), World Resources Institute (WRI) e WWF. Questi partner uniscono competenze scientifiche, capacità di analisi e visione strategica per offrire alle aziende un quadro metodologico rigoroso e universalmente riconosciuto.

L’obiettivo è chiaro: definire e validare scientificamente percorsi di riduzione delle emissioni di gas serra allineati agli standard dell’Accordo di Parigi, che mira a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Attraverso criteri tecnici trasparenti e aggiornati, l’iniziativa consente alle imprese di strutturare strategie climatiche credibili, misurabili e comparabili, incentivando così una transizione concreta verso modelli di sviluppo sostenibili e resilienti.

Organizzazioni alla guida della Science Based Targets initiative

Le quattro organizzazioni che hanno dato vita alla Science Based Targets initiative (SBTi) rappresentano alcune delle voci più autorevoli nella lotta al cambiamento climatico.

Il United Nations Global Compact è l’iniziativa strategica dell’ONU che promuove i principi di sostenibilità aziendale a livello globale, incoraggiando le imprese ad allineare le proprie attività a obiettivi sociali e ambientali condivisi.

Il Carbon Disclosure Project (CDP) è una piattaforma internazionale che supporta aziende, città e governi nel misurare e rendicontare le proprie emissioni, fornendo dati fondamentali per valutare l’impatto ambientale.

Il World Resources Institute (WRI) è un think tank globale indipendente che produce analisi e strumenti per supportare la transizione ecologica, con un approccio basato su evidenze scientifiche.

Infine, il WWF – il World Wide Fund for Nature – è una delle principali organizzazioni ambientaliste al mondo, impegnata da oltre 60 anni nella conservazione della biodiversità e nella promozione di uno sviluppo sostenibile.

La sinergia tra questi enti garantisce alla SBTi una base scientifica solida e riconoscibilità internazionale, rendendola oggi lo standard di riferimento per le imprese che intendono contribuire seriamente alla lotta contro il riscaldamento globale.



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