«Il futuro dei giovani la priorità»


È stata presentata ieri a Bari la Fondazione “Scuola europea di Industrial Engineering and Management”, esperienza finalizzata all’innovazione dei percorsi formativi in sinergia con le imprese, seguendo la “Strategia della conoscenza” della Commissione europea. Membro fondatore della fondazione, finanziata con la legge di Bilancio dello Stato con circa un milione e mezzo di euro, è il Politecnico di Bari.

«È un progetto a cui abbiamo dedicato tante risorse già da qualche anno. L’investimento è stato finanziato già dal ministero dell’Università e della Ricerca, noi ora ci candidiamo ad essere un’università capofila che si spera possa aggregare altre realtà universitarie italiane per fare formazione in un settore determinante» spiega Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari. Che poi aggiunge: «Attraverso il Pnrr ci siamo resi conto che oltre ai fondi per realizzare i progetti, servono persone che siano capaci di gestire quei progetti. Sia nel privato che nella pubblica amministrazione. Noi oggi ambiamo a formare la prossima generazione che sia in grado di governare i progetti del futuro».

Cupertino conclude: «Il nostro è un ateneo che costruisce quotidianamente strumenti, i risultati di oggi arrivano dopo anni di lavoro ed investimenti. Io ho raccolto un lavoro già avviato e vorrei lasciare a chi tra pochi mesi prenderà il mio posto un percorso altrettanto avviato, sono convinto che noi abbiamo tutti gli strumenti per fare investimenti in questa direzione».

Giovanni Mummolo, ordinario di Ingegneria industriale dell’università Aldo Moro di Bari, già docente del Politecnico di Bari, sarà il primo presidente della fondazione. «Abbiamo 130 ricercatori provenienti da 21 paesi di ogni parte del mondo che dibatteranno sui temi della ricerca e della sostenibilità che vedranno impegnate le imprese nel prossimo futuro, dobbiamo essere preparati in materia di transizione verde e digitale» ha spiegato Mummolo. Altro membro iniziale è l’European Academy for Industrial Management (membro sostenitore), l’associazione accademica di professori universitari presente in 36 università di 25 Paesi europei. A questi si legherà formalmente nei prossimi mesi, in qualità di membro sostenitore, l’European Students of Industrial Engineering and Management, associazione di studenti universitari di 77 università europee, presenti di 26 Paesi. Sarà anche istituito un osservatorio europeo permanente, finalizzato alla valutazione continua dei bisogni dell’industria.

La fondazione co-finanzierà, inoltre, i partenariati università-industria per innovare la formazione offerta dagli atenei, per creare spazi fisici e virtuali di collaborazione fra studenti, docenti universitari e manager e portare l’esperienza dell’industria all’interno dell’università e viceversa. Grande attenzione sarà inoltre posta all’impiego delle tecnologie dell’intelligenza artificiale. Mario Aprile, presidente di Confindustria Puglia aggiunge: «Oggi è solo l’inizio, le future generazioni saranno al centro del nostro mandato alla guida di Confindustria. È bello poter intervenire già la prima settimana in un posto che rappresenta le competenze, come il Poliba. Questo ateneo è un luogo di crescita per le nostre competenze umane e per le nostre imprese, la collaborazione sarà sempre più stretta per combattere il mismatch tra domanda e offerta». Aprile chiosa: «Solo nel territorio Bari-Bat abbiamo 14.500 posizioni aperte nel mese di giugno, questo non ce lo possiamo più permettere. Le imprese crescono se cresce il territorio». All’evento ha partecipato anche Francesco Paolo Sisto, viceministro alla giustizia: «Poliba è una realtà in grado di esprimere qualità, cultura, tecnologia e, soprattutto, recupero di materiale umano. Questa scuola, che oggi nasce, rappresenta una battaglia lunga. Cercherà di portare qui a Bari una formazione europea coinvolgendo tanti ragazzi, permettendo loro di non andare via. Il respiro europeo è la grande novità, il Politecnico ha dato prova di essere capace».





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